lunedì 28 agosto 2017

Taccuino di Londra

“A dreaded sunny day…”

 


 

 
 
 


 


 
 
Londra Nord, se non fosse metà agosto, questa potrebbe essere una splendida giornata di primavera. Ci dirigiamo verso la Galleria William Morris.
William Morris (1834-1898) è nato a Elm House, Clay Hill, in una casa georgiana, costruita nel 1740 e situata nel parco di Lloyd a Walthamstow (Essex). A quel tempo era campagna alla periferia di Londra, oggi è un grande centro abitato ai confini con la foresta di Epping (quella dei Genesis in "Selling England by the pound"). L'edificio è stato la casa della sua famiglia dal 1848 al 1856. Oggi è la Galleria William Morris, l'unica galleria pubblica dedicata al poeta, design e artista riaperta nell'agosto 2012 dopo una grande riqualificazione.
Forest Road
Forest Road sale dolcemente tra due file di case di legno dai colori vivaci. Più o meno a metà strada, in una traversa laterale, intravediamo sopra il timpano di una casa un enorme scultura di Ganesh (il dio elefante). Non l'ho fotografato.
La galleria è ancora chiusa. Approfittiamo per fare un giro. Le piante selvatiche, i cardi e fiori di malva che Morris utilizzava come modello per le carte da parati e per i tessuti, sono stati scelti per dare forma alle aiuole. Insieme al fossato, al ponticello sono un ricordo della vita dell'artista e un  riverbero del clima Preraffaellita.
V&A Museum. Cortile interno
con fontana
Gli abitanti di Walthamstow  vivono pienamente questo giardino che prosegue nel parco di Lloyd, si vedono persone che fanno ginnastica,  famiglie con bambini, ha l'aria di essere il parco del quartiere. L'uso dei parchi e dei giardini dei musei da parte dei cittadini e ben visibile anche al Victoria & Albert Museum.
 La galleria è stata inaugurata nel 1950 e da allora espone una collezione di opere, scritti e cimeli che ripercorrono la storia del grande personaggio. L’organizzazione degli spazi museali facilita la possibilità di esplorare i processi di progettazione di Morris, le idee che li hanno formati e introdotto i momenti salienti della carriera dell'artista. L'incontro con Edward Burne-Jones (1833-1898) e il sodalizio stretto con la cerchia dei Preraffaelliti e il loro ispiratore Dante Gabriel Rossetti (1828-1882) sono narrati presentando disegni, schizzi e cartoni. La collaborazione tra questi artisti e artigiani ha portato alla fondazione del marchio Morris Marshal Faulkner & Co., allo sviluppo dei laboratori presso Merton Abbey e l’apertura del negozio in Oxford Street. Questi due storici ambienti sono rievocati in due sale allestite in modo da dare ai visitatori l'opportunità di calarsi nei panni degli artigiani intenti alla tessitura degli arazzi o alla soffiatura dei vetri, o dei clienti in visita tra i cataloghi e i manufatti esemplari prodotti dagli artisti della compagnia.
I rapporti del Museo con il quartiere e le scuole sono evidenti anche nella scelta delle mostre temporanee allestite nell’area dell’edificio ricostruito.
Be Magnificent. Walthamstow School of Art 1957-1967”, la mostra ancora in corso, esplora l’era radicale della scuola d’arte di Walthamstow mostrando il lavoro iniziale di artisti e designer originali come Peter Blake, artista Pop famoso anche per la copertina di “Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band” e Derek Boshier, il musicista Ian Dury, i registi Ken Russell e Peter Greenaway e gli stilisti Celia Birtwell, Marion Foale e Sally Tuffin rivelando come siano stati incoraggiati a esplorare la loro immaginazione creativa conducendo arte e cultura in nuove direzioni radicali.  

“A dreaded sunny day
So I meet you at the cemetry gates
Keats and Yeats are on your side
While Wilde is on mine…”  (Cemetry Gates, The Queen is Dead, 1986, The Smith)
 

 
 
 


 
 
 
 
  

E se Vittoriana deve essere, che Vittoriana sia.
Direzione Highgate Hill.
Il Cimitero di Highgate è stato realizzato dalla London Cemetery Company nella zona settentrionale di Londra su una collina panoramica da sempre abitata da intellettuali e londinesi benestanti.
Per Raggiungere Highgate Hill passiamo per Saint Pancras e usciamo alla stazione di Archway. 
Cerchiamo con un po’ di fretta di capire quale direzione prendere e facciamo un incontro piuttosto bizzarro. Due individui assolutamente singolari mi passano accanto. Non voglio scattare una foto, in quel momento non so chi siano. Appena si allontanano ci ripenso, non mi va di farmi sfuggire il ricordo, scatto un po’ a caso, sperando che la macchinetta non mi tradisca (è in fase di morte da qualche giorno). Al rientro indago e scopro che appartengono ai “Pearly Kings of Finsbury” conosciuti anche come “Pearlies”, una tradizionale organizzazione di beneficenza della classe operaia di Londra. Indossano abiti decorati con bottoni di madreperla. La pratica ha le sue origine nel XIX secolo, viene associata alla figura di Henry Croft, un orfano spazzino che raccoglieva denaro per beneficenza. A quel tempo, i venditori ambulanti di mele aveva l’abitudine di indossare pantaloni decorati alle giunture con bottoni di madreperla trovati nel mercato. Croft ha adattato questo per creare un “abito di perle” per attirare l’attenzione su se stesso e aiutare le sue attività di raccolta fondi. Nel 1911 una vera e propria “pearly society” fu fondata al nord di Londra, Finsbury, appunto.
In questa giornata tra decori vittoriani, cimiteri e socialisti, ci stanno!
Saliamo per la collina, un po’ di corsa. Abbiamo la visita guidata tassativa per le 13.45. L’unica disponibile. La zona ovest del cimitero, di fatto una riserva naturale, può essere visitata soltanto accompagnati da una guida.
Il cimitero fu progettato dall’architetto-imprenditore Stephen Geary e aperto nel 1839, come parte di un piano di costruzione di sette grandi e moderni cimiteri al di fuori del centro abitato di Londra, secondo le direttive tracciate dall'editto di Saint Cloud, chiamati “Magnificent Seven”. Fino all’anno della sua chiusura nel 1975, Highgate ha avuto una storia piuttosto travagliata. Solo nel 1981 venne riaperto grazie all’intervento del Friends of Highgate Cemetery Trust che riuscì a comprarlo per 50 sterline. Da allora ne cura la manutenzione, il parziale restauro e le visite guidate a pagamento. La manutenzione dell’area è finanziata esclusivamente dalle attività no profit dell’Associazione.
Oggi è una riserva naturale di fatto, la tutela dell’area riguarda soprattutto la difesa della natura. L’intero bosco venne abbattuto nel XIX secolo dalla compagnia che progettò il cimitero per fare spazio alle sepolture. Oggi è tornato finalmente ad ergersi rigoglioso. E’ una zona selvatica di grande bellezza, una riserva naturale che accoglie centinaia di specie animali tra cui uccelli, pipistrelli e persino volpi. Inoltre tra i due cimiteri sorge il Waterlow Park, il “giardinetto” del quartiere.
Highgate ovest è noto per le sue tombe in stile egiziano situate lungo la Egyptian Avenue, un corridoio punteggiato da obelischi, al quale si accede da un maestoso colonnato. La Egyptian Avenue conduce in cima alla collina dove si incontra il Libanon Circle, loculi disposti in forma circolare, sempre in stile egiziano, dominati da un vecchissimo e maestoso cedro del Libano, preesistente il cimitero. Fatta eccezione per quest’area il resto delle sepolture non sono particolarmente maestose. A dominare è la natura.
Nonostante l’Associazione e il Trust privilegino salvaguardare il bosco, il cimitero è ancora utilizzato.
Nel 2006 è stato sepolto Aleksandr Litvinenko, morto in circostanze misteriose, nella sua tazza di tè fu trovato l’isotopo radioattivo Polonio 210.  Di recente anche il cantante George Michael (i fans si astengano, l'area è interdetta al pubblico). Di minore sfarzo è il cimitero a est. Già dopo pochi anni dalla costruzione dell’area ovest la London Cemetery Company ridimensiona le sue mire di guadagno. Per la zona est erano previste sepolture di costo inferiore.
Qui è sepolto Karl Marx. Inizialmente venne sepolto poco distante, la semplice lastra tombale originaria è ancora in sito, solo nel 1954 il partito Comunista Britannico fa spostare la salma per erigere due anni dopo un monumento: un busto in bronzo su una base di granito, donato dall’URSS, realizzato dallo scultore Laurence Bradshaw. E' l'unico monumento dell'intera area.
ARC

Taccuino di Londra
  • "Death of A Disco Dancer" Seconda Parte

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